BRUXELLES - Il Tribunale dell'Unione europea ha annullato per un vizio di forma la decisione dell'Antitrust Ue del 2013 con cui vietava la fusione tra Ups e Tnt, in quanto la Commissione non ha rispettato i diritti alla difesa della società americana. E' quanto hanno stabilito oggi i giudici di Lussemburgo con una sentenza che accoglie il ricorso presentato da Ups. Bruxelles aveva dato parere negativo all'operazione in quanto questa avrebbe ridotto la concorrenza nel settore della consegna dei pacchi in 15 stati membri, riducendola a soli due-tre operatori e lasciando Dhl come unico concorrente di Ups. Per il Tribunale, però, l'analisi econometrica utilizzata dalla Commissione nella sua decisione del 30 gennaio 2013 si basava su un modello diverso da quello discusso con Ups. La mancata comunicazione a Ups del modello definitivo utilizzato ha violato quindi i diritti della difesa della società, che se ne fosse stata al corrente avrebbe potuto difendersi più efficacemente. Per questo il Tribunale "annulla integralmente" la decisione del 2013, senza esaminare gli altri motivi di ricorso di Ups.
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