Partiranno entro l'anno a Recco i
lavori per la realizzazione della nuova rotatoria con due ponti
a campata unica sul torrente per collegare l'abitato con il
casello autostradale. L'intervento infrastrutturale è finanziato
da Regione Liguria attraverso il Fondo strategico per circa 2,2
milioni di euro. Oggi la presentazione del progetto presso il
Comune di Recco.
"Si tratta di un'opera di grande valenza, attesa da tempo -
dichiara l'assessore rfegionale alle Infrastrutture Giacomo
Giampedrone - che permetterà di risolvere definitivamente una
serie di criticità, legate non solo alla viabilità di tutta
l'area ma anche alla sicurezza idraulica del torrente Recco in
un comprensorio fortemente urbanizzato e densamente abitato,
oltre che di grande richiamo turistico. Quella viabilità fa
anche parte della rete di collegamenti con la Val Fontanabuona,
per cui è fondamentale anche per i Comuni dell'entroterra del
levante genovese".
L'intervento, con la sostituzione dell'impalcato stradale e
della passerella pedonale esistenti, consentirà di ottenere un
incrocio regolato da una rotatoria tra via Pisa, via dei Fieschi
e via Roma, oltre a nuovi marciapiedi protetti da barriera, con
un significativo miglioramento del traffico veicolare, anche in
termini di sicurezza, rispetto all'accesso al casello
autostradale.
I lavori garantiranno una mitigazione del rischio idraulico
connesso alle problematiche costituite dagli attuali manufatti
di attraversamento del torrente, oggi a rischio esondazione, in
un'area caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici ad uso
residenziale e commerciale. Le verifiche idrauliche hanno
infatti dimostrato come l'attuale impalcato e la passerella
pedonale posizionata poco più a monte costituiscano elementi di
criticità, sia per l'ingombro rappresentato dalla presenza di
una pila in alveo per ciascuno dei due impalcati, sia per il
ridotto franco idraulico costituito dall'intradosso delle
strutture attuali.
L'opera, del valore complessivo di 3 milioni e 700mila euro,
è co-finanziata da dal Comune, anche attraverso un soggetto
privato che, a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti per
la trasformazione di un capannone in un supermercato, verserà
all'amministrazione 1 milione e 400mila euro, di cui 620mila
come contributo di urbanizzazione e 780mila "a titolo di
liberalità".
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