È ripartito stamani il contributo
d'accesso per l'ingresso a Venezia, dopo la prima
sperimentazione del 2024: quest'anno le giornate sono quasi
raddoppiate - sono passate da 29 a 54 -, e dopo un primo blocco
continuo da oggi e fino al 4 maggio, la prenotabilità della
città storica sarà testata in tutti i fine settimana, dal
venerdì alla domenica, nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Alle 8.30 di oggi erano circa 8mila i turisti paganti per la
giornata di venerdì, 77mila in tutto, per il momento, se si
considera l'intero periodo interessato dal 'ticket'. Di questi
"il 75% ha prenotato in anticipo e pagato 5 euro", ha spiegato
l'assessore al Bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin,
sintomo che "la gente preferisce pagare meno e prenotare per
tempo". Il 25%, invece, ha versato 10 euro, allo stesso modo di
quanto dovranno fare gli avventori che arriveranno alla
spicciolata. Sono invece 117mila le richieste di esenzione (il
numero è sempre provvisorio) pervenute all'amministrazione
comunale.
Zuin ha ribadito che quella della prenotabilità di Venezia
"non è un'operazione per fare cassa, perché l'anno scorso
abbiamo speso più di quello che abbiamo introitato". Nel 2025,
invece, "prevediamo di fare un milione, un milione e mezzo di
avanzo - ha precisato -, ma useremo questi soldi per tenere più
basse le bollette Veritas dei veneziani".
Al termine della sperimentazione di quest'anno "analizzeremo
e discuteremo degli effetti e il prossimo anno valuteremo
eventualmente come rafforzare ulteriormente la misura anche in
base agli effetti avuti - ha quindi aggiunto l'assessore al
Turismo, Simone Venturini -. La misura è importante, perché ci
comunica in anticipo il numero degli arrivi a Venezia e possiamo
così comunicare col turista prima del suo arrivo in città".
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