The Tallis Scholars, il gruppo vocale di musica polifonica più famoso del mondo, è di scena sabato 27 novembre nell' Aula Magna della Sapienza di Roma per i concerti dell' Istituzione Universitaria.
La compagine diretta da Peter Phillips si esibirà in un omaggio per il quinto centenario della morte del compositore franco-fiammingo Josquin Desprez, di cui proporrà una delle sue partiture più importanti, la Missa Hercules Dux Ferrariae.
In programma anche brani di Palestrina
e Byrd. E' l' ultimo appuntamento della stagione che
l'Istituzione Universitaria dei Concerti dedica al percorso
tematico incentrato sulla vocalità. Peter Phillips, fondatore
dei Tallis Scholars nel 1973, con cui è apparso in oltre 2000
concerti ed inciso più di 50 dischi, ha dedicato tutta la vita
alla ricerca e all' esecuzione della polifonia rinascimentale,
portandola ad essere accettata per la prima volta come parte del
repertorio classico comune. ''La determinazione dei Tallis
Scholars a celebrare Josquin Desprez, morto nell' ottobre di 500
anni fa - spiega - ci ha portato a concentrarci sulle sue 18
messe, che abbiamo registrato integralmente. L'ultima di queste
registrazioni include proprio l'iconica Missa Hercules dux
Ferrariae, la cui fama si basa sul modo in cui Josquin si
riferiva al suo patrono praticamente in ogni battuta della sua
composizione. Il risultato è ipnotizzante''. The Tallis
Scholars tengono circa 70 concerti l'anno nelle maggiori sale,
chiese, festival e teatri d'Europa, Stati Uniti, in Australia e
Giappone. Nell'Aprile del 1994 hanno cantato per inaugurare i
restaurati affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e
pochi mesi prima hanno celebrato il IV centenario della morte di
Palestrina con un concerto nella Basilica di S. Maria Maggiore
a Roma, ove Palestrina era stato maestro di cappella. Nel 1998
hanno festeggiato il loro 25ennale con un concerto speciale a
Londra alla National Gallery, eseguendo la prima assoluta di un
lavoro composto per loro da John Tavener e narrato da Sting, e
successivamente, nel 2000 a New York, con Paul McCartney.
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