GINO PAOLI CON DANIELE BRESCIANI, COSA FARÒ DA GRANDE.
I MIEI PRIMI 90 ANNI (BOMPIANI, PP.
352 CON
INSERTO FOTOGRAFICO, EURO 20,00)
Canzoni come Sapore di sale, ma anche la sua ricetta per il
pesto genovese e l'esordio per l'etichetta discografica del
mitico Nanni Ricordi nel 1959. Il Cantagiro, Sanremo, il mare, i
grandi amici e amori da Tenco, Lauzi e De André, con cui
costituisce il primo nucleo della scuola musicale genovese a
Ornella Vanoni, Stefania Sandrelli e la gatta Ciacola. Gino
Paoli si racconta in 'Cosa farò da grande. I miei primi 90
anni', un'autobiografia scritta con l'amico giornalista Daniele
Bresciani che sarà in libreria l'1 novembre per Bompiani con
all'interno un inserto fotografico.
La sua storia corre insieme a quella del nostro Paese dove un
giovane uomo di genio e sregolatezza alterna enormi successi a
momenti di crisi, ma tutte le volte che cade si rialza più fiero
di prima.
Autore di canzoni indimenticabili, ne ha scritte oltre 200,
Paoli ama donne baciate dal talento e dalla bellezza, guida auto
troppo veloci, dipinge, esplora le profondità marine, mette al
mondo quattro figli, assiste alla morte di amici carissimi e la
sfiora lui stesso, come quando, nel 1963, si spara: ma la
pallottola si ferma nel pericardio, dove sta ancora anche se
"non rompe più le scatole facendo suonare il metal detector,
deve essersi arrugginita".
Alla soglia dei 90 anni, è nato il 23 settembre del 1934,
Paoli non esita a porsi domande difficili: "Sono quello di oggi
o quello di cinquant'anni anni fa? Il tenero paroliere o il
pittore spiantato? L'idiota diciottenne, il marito, il padre?
L'oste o il bevitore? L'incosciente capace di sbagasciarsi in un
giorno una paga intera o il cantante di successo?". Per
concludere con la sua inconfondibile, ruvida poesia: "Una
risposta non c'è. Ciascuno di noi è tutti e nessuno. Resta
l'amore, forse, a dirci chi siamo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA