Dopo "Il fu Mattia Pascal" e
"Trilogia di un visionario", il percorso che il Teatro Duse di
Bologna sta dedicando a Luigi Piandello prosegue il 20 febbraio
alle 21 con "Uno, nessuno e centomila", l'ultimo romanzo del
drammaturgo siciliano nell'adattamento firmato e diretto da
Nicasio Anzelmo.
Ironico, grottesco, capace di mettere in crisi la società
borghese del primo Novecento, "Uno, nessuno e centomila" sarà
interpretato da Primo Reggiani e Francesca Valtorta affiancati
da Jane Alexander, Fabrizio Bordignon ed Enrico Ottaviano. Amaro
e denso di enigmi, secondo lo stesso autore "sintesi completa di
tutto ciò che ho fatto e la sorgente di quello che farò", il
testo narra la storia di Vitangelo Moscarda, forse uno dei
personaggi più complessi della produzione pirandelliana. Un
giorno, accorgendosi casualmente che il suo naso pende verso
destra, Moscarda intraprende un percorso che lo vede dapprima
impacciato e prigioniero delle opinioni altrui, poi sempre più
consapevole e determinato nel cercare l'autenticità spirituale
dell'esistenza, fino all'affrancamento finale da tutte "le
rabbie del mondo".
Incontrando una miriade di personaggi, il protagonista
cercherà di distruggere le molte immagini che gli altri hanno di
lui fino a divenire aria, vento, puro spirito. Un lavoro
rivoluzionario, specie per l'epoca in cui fu scritto, che tocca
temi estremamente attuali. Un testo che nella sua modernità
sorprende, soprattutto oggi, nell'analisi dell'istituto bancario
e dell'impatto che lo stesso ha sul tessuto sociale.
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