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La televisione di Renzo Arbore, genio e comicità scanzonata

La televisione di Renzo Arbore, genio e comicità scanzonata

Incontro a Catanzaro con un video inviato dallo showman

CATANZARO, 05 febbraio 2025, 13:27

Redazione ANSA

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(di Ezio De Domenico) Se c'è un senso di nostalgia tra gli italiani, quello per le trasmissioni di Renzo Arbore, radiofoniche e televisive, è sicuramente tra i più diffusi. Lo si percepisce ogniqualvolta si parla, in pubblico ed in privato, di quella che è stata una serie di programmi, ed il discorso non riguarda soltanto i più famosi come "Quelli della notte" e "Indietro tutta", di cui la genialità dei contenuti ed una comicità scanzonata ma sempre intelligente erano le caratteristiche preminenti.
    Se n'è avuta un'ulteriore conferma in occasione di un incontro svoltosi al Museo del rock di Catanzaro dedicato alla trasmissione "Doc", che andò in onda su Rai2 quotidianamente dal 2 novembre del 1987 al 15 giugno del 1989. A condurla era Renzo Arbore, che ne era anche l'autore insieme a Ugo Porcelli, Adriano Fabi, Giuseppe Videtti e Giorgio Battaglia. La regia era di Pino Leoni, mentre Arbore era affiancato nella conduzione da Gegè Telesforo e Monica Nannini. Ma la formula che decretò il successo di "Doc" fu la presenza in trasmissione, con esibizioni dal vivo, di importanti esponenti della musica internazionale e italiana come Miles Davis, James Brown, Pat Metheny, José Feliciano, Manhattan Transfer, Mia Martini, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Lucio Dalla e Luca Barbarossa, solo per citarne alcuni. E che "Doc" sia stato un programma che ha segnato la storia della televisione lo si è percepito in occasione dell'incontro a Catanzaro al quale hanno partecipato lo stesso Pino Leoni e Franco Schipani, che diede un contributo importante alla trasmissione con le sue corrispondenze dagli Stati Uniti in cui raccontò le tendenze musicali più importanti espresse dal continente americano.
    Insieme a Leoni e Schipani ha partecipato all'incontro il regista televisivo Eugenio Lijoi. Ad accogliere gli ospiti il fondatore del Museo del rock, Piergiorgio Caruso. Ma il momento più significativo dell'iniziativa è stato quando su un grande schermo è apparsa l'immagine di Renzo Arbore, che ha inviato un video per salutare ospiti e pubblico. Dopo avere rivolto un "saluto particolare" a Leone e Schipani, lo showman ha voluto ricordare Mario Giuditta, un editore di Catanzaro col quale ha avuto un importante rapporto d'amicizia dopo averlo conosciuto a Napoli. "Doc - ha detto Arbore - ha rappresentato un'impresa importantissima ed è stata, senza alcun dubbio, la più bella trasmissione mai fatta dalla televisione sulla musica". Arbore ha anche ricordato che proprio a Catanzaro, nel 2013, tenne un concerto, insieme all'Orchestra italiana, che assunse un sapore patriottico "in un periodo in cui - ha detto lo showman - c'era qualcuno che metteva in dubbio l'unità d'Italia. Ricordo che furono molti i catanzaresi che, in quell'occasione, esposero sui loro balconi la bandiera italiana. Una bella dimostrazione di amore per il nostro Paese".
    Dopo la messa in onda del video di Arbore, nel corso dell'incontro si è parlato a lungo di "Doc", tra aneddoti, risate e curiosità. Ricordando con un certo rimpianto un tempo in cui la televisione era capace di produrre trasmissioni musicali di qualità che oggi, con il dominio dell'audience, nessuno pensa più di fare.
   

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