Lo Spi Cgil esprime soddisfazione per
il fatto che l'Inps provvederà alla revisione dei cedolini di
luglio 2023 che "indicavano erroneamente gli importi della
quattordicesima come 'aumento pensioni basse 2023'", come
denunciato ieri dal sindacato.
"Si tratta di una scelta giusta e necessaria da parte
dell'Istituto di previdenza" commentano Ivan Pedretti,
segretario generale dello Spi Cgil e Tania Scacchetti,
segretaria nazionale con delega alla previdenza. I due dirigenti
del sindacato dei pensionati avevano sollevato il caso,
preoccupati dalla confusione e dall'incertezza che si stavano
determinando viste le tante richieste di chiarimento già
avanzate dai pensionati e dalle pensionate, spiega una nota.
"Ribadiamo che la quattordicesima non è un aumento e non è
stata definita per il 2023 - hanno voluto ricordare -; spetta
dal 2007 a determinate condizioni di reddito e a partire dai 64
anni ed è un'importante conquista del sindacato confederale dei
pensionati. Il ripristino della dicitura corretta nei cedolini è
quindi una buona notizia".
Rimane per lo Spi "la necessità di ottenere risposte, già
nella prossima legge di bilancio: il potere d'acquisto dei
pensionati e delle pensionate va tutelato, anche attraverso
l'allargamento della platea dei beneficiari della
quattordicesima e un suo adeguamento economico. Il governo trovi
le risorse necessarie".
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