"Lavoro stabile e di qualità che
superi i divari ai danni di giovani e donne, e una riforma delle
pensioni equa e solidale: una narrazione molto diversa da quella
che fa il Governo che ci porta allo sciopero". Lo ha affermato
Lara Ghiglione, segretaria nazionale Cgil, che oggi a Firenze ha
partecipato alla tavola rotonda 'Pensioni e sfida demografica'.
Nel suo intervento Ghiglione, secondo quanto riporta una nota
dello Spi-Cgil, ha evidenziato tre priorità: la tenuta di un
sistema ancora 'a capitalizzazione incompiuta', che è a rischio
quando si crea disequilibrio tra chi versa i contributi e chi
riceve una rendita previdenziale; l'esigenza di garantire
pensioni dignitose per rispondere all'aumento del costo della
vita; la necessità di un sistema previdenziale equo e non
discriminante.
Secondo i dati esposti dal demografo Massimo Livi Bacci alla
tavola rotonda, oggi in Italia le bisnonne o potenziali tali
sono più numerose delle loro pronipoti: la media dei figli per
donna è di circa 1,2 e nel giro di trent'anni raddoppierà la
quota di ultraottantenni. "La previdenza non sia oggetto di
scontro generazionale - ha affermato Tania Scacchetti,
segretaria nazionale dello Spi Cgil -, ma di battaglia comune
fra chi in pensione c'è già e deve veder tutelata la sua
condizione, e chi vogliamo ci possa andare nei prossimi anni con
trattamenti giusti".
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