Una riunione "interlocutoria"
su Portovesme srl in attesa del tavolo tecnico della settimana
prossima nel quale si inizieranno a vedere alcuni aspetti sul
futuro dello stabilimento del Sulcis a partire dal nuovo
investitore italo-belga che sarebbe interessato a rilevare lo
stabilimento di produzione dello zinco, chiuso poco prima di
Natale.
"E' tutto da chiarire, ed è quello che abbiamo già detto al
ministro - osserva Emanuele Madeddu della Filctem Cgil del
territorio - come è possibile che coesistano la strategicità di
continuare a produrre zinco a Portovesme con un nuovo player e
l'avvio del progetto, ugualmente strategico, del recupero del
litio dalle batterie. E' una delle questioni che dovrà essere
affrontata nel tavolo tecnico. L'altra è il tema dell'energia:
al di là di chi sarà il player servirà capire se il sito può
rimanere competitivo. Una nota positiva è che il sito di San
Gavino rimarrà in produzione per un discreto periodo".
"Ancora una volta abbiamo interloquito con il governo che
oggi ha chiesto a Glencore se ripartirà con la linea zinco,
fondamentale per la nazione, separando San Gavino, progetto che
va ancora capito - osserva Vincenzo Lai della Femca Cisl - Ci
sarà nei prossimi giorni una riunione tecnica fra istituzioni e
Glencore per approfondire la compatibilità e la sostenibilità
delle produzioni di piombo e litio. Bisognerà vedere se poi alla
fine ci saranno interlocutori seri da poter subentrare e
Glencore".
"un incontro interlocutorio mentre teniamo alta l'attenzione
sui prossimi passi a partire dal tavolo tecnico della settimana
prossima - spiega Pierluigi Loi della Uiltec - come anche sul
progetto litio che dovrebbe avere il via libera del Mimit il 20
febbraio per essere inviato all'Unione Europea. Abbiamo però la
necessità di sapere chi sono gli imprenditori che hanno
manifestato interesse sul sito per evitare false partenze alle
quali assistiamo ancora oggi nel nostro territorio".
"Un incontro interlocutorio, nel quale è emerso un quadro in
evoluzione dai contorni poco chiari - osserva il segretario
generale della Cgil sarda Fausto Durante - Vanno chiariti
aspetti sostanziali - ha aggiunto - sul piano industriale e
gestionale, sul fronte della ipotetica nuova compagine che
potrebbe subentrare e sul complessivo progetto di rilancio che
per i sindacati deve comprendere anche San Gavino".
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