Il presidente tunisino Kais Saied
ha ricevuto il ministro dei Trasporti, Rachid Amri e la
direttrice generale generale ad interim di Tunisair, Halima
Khouaja, ai quali ha sottolineato l'"urgente necessità di misure
a tutti i livelli per affrontare la situazione critica della
compagnia aerea nazionale". Lo si legge in una nota della
presidenza.
Saied ha affermato che "non sono accettabili, né le
condizioni a bordo dei voli Tunisair né il mancato rispetto
degli orari di decollo e atterraggio, aggiungendo che i servizi
potrebbero essere notevolmente migliorati". La flotta della
compagnia di bandiera, che un tempo era composta da 24 velivoli,
ora si è ridotta a soli 10. Inoltre, le ispezioni tecniche che
in genere non richiedono più di 10 giorni presso i principali
produttori hanno superato i 123 giorni in Tunisia, costando alla
compagnia nazionale decine di miliardi di dinari di perdite,
"fondi che avrebbero potuto essere utilizzati per acquistare
nuovi aerei" ha evidenziato il presidente, evidenziando anche
fenomeni di clientelismo.
Secondo il presidente è "urgente la necessità di fermare
questa emorragia finanziaria, ma Tunisair e l'aeroporto
internazionale di Tunisi-Cartagine non saranno abbandonati",
"proprio come altri siti chiave, (il Villaggio Olimpico di El
Menzah, lo Stadio Chedli Zouiten, la piscina comunale di Piazza
Pasteur, il Parco Belvédère e altre località nella capitale e in
tutto il Paese), che sono stati deliberatamente trascurati in
preparazione della loro eventuale vendita a prezzi bassi". Ha
chiesto quindi ai vertici della compgnia di mettere a punto un
piano di risanamento.
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