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Fdi a favore della difesa Ue, Pd si divide. M5s: 'Giornata nera per la democrazia'

Fdi a favore della difesa Ue, Pd si divide. M5s: 'Giornata nera per la democrazia'

Meloniani, risoluzione sull'Ucraina scatena l'odio per gli Usa

12 marzo 2025, 17:02

Redazione ANSA

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Eurocamera © ANSA/AFP

Eurocamera © ANSA/AFP

Gli eurodeputati di Fratelli d'Italia, a quanto si apprende, hanno votato a favore della risoluzione sul libro bianco sulla difesa Ue, che accoglie le conclusioni del Consiglio europeo sul riarmo. La delegazione si è invece astenuta sull'altra risoluzione, quella sull'Ucraina, per sottolineare la presa di distanza con un testo che, a loro giudizio, non tiene conto delle novità delle scorse ore e finisce - ha spiegato da Nicola Procaccini in Aula - "per scatenare odio verso gli Usa invece di aiutare l'Ucraina".

La delegazione del Pd si è divisa sul voto al Pe: 11 astenuti, 10 favorevoli, nessun contrario. Hanno votato sì: Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo. Astenuti Nicola Zingaretti, Annalisa Corrado, Alessandro Zan, Brando Benifei, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Camilla Laureti e gli indipendenti eletti nelle liste Pd Cecilia Strada e Marco Tarquinio. Annunziata, che dai tabulati risulta favorevole, ha corretto il voto dal sì all'astensione.

"Oggi è una pagina nera per la democrazia europea. Il Parlamento aveva la grande opportunità di lanciare un messaggio forte e chiaro a Ursula Von der Leyen, che vuole esautorarlo dei suoi poteri usando l'articolo 122 del TFUE, e invece ha ammainato bandiera bianca approvando la risoluzione sul futuro della difesa europea che sostiene il ReamEU, un piano folle di 800 miliardi che aumenterà l'escalation militare e impoverirà ulteriormente la nostra Europa. Vergogna", così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo. "Riarmo, debiti di guerra, taglio dei fondi di coesione, scorporo delle spese della difesa, trasformazione della Bei in banca che finanzia la guerra: a questa agenda bellicista come dimostrato ieri a Strasburgo faremo una durissima opposizione nelle Istituzioni, ma anche nelle piazze a partire dalla grande manifestazione che si terrà il 5 aprile. L'Europa che sognava De Gasperi non è quella del riarmo degli Stati nazionali, così come ieri ha falsamente detto Ursula Von der Leyen, ma quella di una difesa europea che fosse in grado di prevenire futuri conflitti, non alimentari. Con coerenza e determinazione ripetiamo un concetto basilare: l'Europa senza la pace muore", concludono gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle.

Giorgetti, riarmo non a scapito di sanità e servizi pubblici

"Per il governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici". Lo ha ribadito il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al question time alla Camera spiegando che proprio per questo "l'Italia ha pertanto elaborato una proposta con l'obiettivo di colmare il divario di investimenti dell'Europa nel settore della difesa e della sicurezza e migliorare significativamente le sinergie tra risorse nazionali e a livello Ue, ma cercando per quanto possibile di minimizzare l'impatto sul debito pubblico".

Schlein, la posizione Pd è e resta questa

 "All'Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd". Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. "Oggi al Parlamento si votava una risoluzione sulla difesa comune, con molti punti che condividiamo, ma la risoluzione dava anche appoggio al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen cui abbiamo avanzato e confermiamo molte critiche proprio perché agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla. Quel piano va cambiato".

Conte, su ReArm da M5s un no coerente,granitico e compatto

"Durante l'ultima campagna elettorale per le europee avevo garantito che i nostri candidati, una volta eletti, sarebbero stati 'costruttori di pace'. Ebbene, pochi minuti fa in Parlamento europeo è stata votata una risoluzione a favore del folle Piano di Riarmo da 800 miliardi di euro voluto da Von der Leyen e Giorgia Meloni. Il Movimento 5 Stelle ha votato no, in piena coerenza, in modo granitico e compatto". Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte.

Prodi, non ha senso armarsi senza una politica unitaria

"Attenzione, non ha senso armarsi senza una politica unitaria" europea, "e quindi questo deve essere un primo passo verso una governo europeo che comprenda anche nelle sue funzioni la difesa, come tutti i governi di questo mondo. Ecco, questo è quello che vorrei" e "non si pensi che questo possa sostituire il compito futuro di avere un vero governo europeo". Lo ha detto Romano Prodi a margine a margine di una sua lectio a Firenze su 'Presente e futuro dell'Europa', incontro promosso dall'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, al Polo universitario di Novoli.

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