"Abbiamo grandi attaccanti e siamo una delle squadre più pericolose a livello mondiale": Khvicha Kvaratskhelia è l'ultimo arrivato tra le stelle del Paris Saint Germain ma ha le idee chiare in vista dell'andata di semifinale di andata di Uefa Champions League in programma domani contro l'Arsenal.
"La parte più difficile è che, quando ti trasferisci a gennaio, arrivi in squadra a metà stagione. È tutto difficile e c'è poco tempo per ambientarsi - spiega il 24enne georgiano, ex Napoli - Credo però di essermi adattato abbastanza bene, grazie allo staff, agli allenatori, alla società e naturalmente ai giocatori".
Un trasferimento certamente propiziato, oltre dal nuovo contratto, anche dalla possibilità di giocare la Champions: "È probabilmente il torneo più importante. È il sogno di ogni calciatore e tutti vogliono vincerla, ma è difficilissimo. Anche raggiungere questa fase è difficile per qualsiasi squadra - aggiunge - Il nome la dice lunga: Champions League, il torneo dei campioni. Stiamo cercando di fare del nostro meglio e stiamo facendo molto bene. La chiave è rimanere concentrati sul nostro gioco, ogni partita e su ogni momento che ci aspetta. Credo che per noi sia tutto possibile".
Un'intesa riuscita anche con l'allenatore Luis Enrique: "Il ruolo dell'allenatore è molto importante nella carriera di un calciatore. Quello che mi ha colpito di più di lui è il tipo di persona che è e il modo in cui tratta i giocatori - conclude Kvara - Se qualcuno viene da te con calma e ti spiega tutto, allora ti sforzi ancora di più di capire e di giocare meglio. Sia dentro che fuori dal campo, ti fa sentire che devi dare il massimo per lui, per il club e per tutti i tifosi. Ti tratta con grande rispetto e chiarezza. La cosa che mi ha colpito di più in assoluto è il suo lato umano".
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