Secondo una recente ricerca
sostenuta dalla Fnomceo l'81% dei medici italiani afferma di
esser stato vittima di aggressioni fisiche o verbali da parte di
pazienti o parenti e amici di pazienti. E ciò non solo nei
reparti psichiatrici ma anche nelle aree di emergenza e pronto
soccorso degli ospedali se non addirittura sulle autoambulanze.
Alla luce di questa situazione la Federazione Nazionale degli
Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ha deciso di lanciare,
a livello nazionale, una campagna di sensibilizzazione rivolta
ai cittadini. L'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della
Provincia di Trento, assieme all'Azienda provinciale per i
servizi sanitari e all'Assessorato provinciale alla salute -
comunica una nota - ha deciso di aderire a questa campagna. Nei
prossimi giorni i messaggi rivolti all'opinione pubblica
verranno diffusi nei Pronto soccorso degli ospedali.
"L'obiettivo di questa nostra adesione - ha commentato
Giovanni de Pretis, presidente dell'Ordine dei Medici e degli
Odontoiatri - è quello di creare un canale di dialogo e di
colloquio con i pazienti e più in generale con l'opinione
pubblica. Andremo a ribadire che i medici hanno piena
consapevolezza del loro ruolo e delle loro responsabilità. I
medici, tutti i medici, sono perfettamente coscienti delle
urgenze e dei timori che comprensibilmente, può avere chi è
colpito da una patologia o da un incidente. Proprio questa
consapevolezza spinge i medici ad essere solleciti garantendo
cure e rassicurazioni ai pazienti. Questo avviene in tutti i
Pronto soccorso. Dopo di che può anche accadere che rispetto
alle aspettative dei pazienti ci possa essere qualche ritardo.
Ma in generale le risposte dei medici sono tempestive e
commisurate alle urgenze di chi si presenta in Pronto soccorso".
"Non possiamo accettare che i nostri operatori siano esposti
al rischio di violenza mentre svolgono il loro lavoro, al
servizio della comunità, per garantire i bisogni di salute dei
cittadini trentini", ha evidenziato il direttore generale di
Apss Antonio Ferro.
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