Droni, contromisure elettroniche,
automezzi speciali: a Prato Piazza, nel comune di Braies, a
quota 2.000, vanno in scena gli alpini del 3o reggimento di
Pinerolo, gli specialisti del 9o reggimento sicurezza
cibernetica Rombo, gli alpini paracadutisti ed altri reparti che
danno vita alla simulazione di un combattimento in ambiente
artico con il supporto delle tecnologie più sofisticate.
La simulazione è un test per i soldati, ma anche per i
materiali e per i sistemi di ultima generazione per difendersi
dalla minaccia dei droni. Per la prima volta si applica in
montagna la cosiddetta "bolla tattica", cioè la capacità di
difendersi nello spettro elettromagnetico e di portare a termine
la missione. Elicotteri, quad cingolati, armi di precisione ma
anche tradizionali movimenti su sci, anche se con
equipaggiamenti moderni.
La manovra è diretta dal generale Michele Risi, che domani
accoglierà a Prato Piazza il sottosegretario alla difesa,
Isabella Rauti, che ha la delega per l'Artico, ed il generale
Carmine Masiello, capo di stato maggiore dell'Esercito, che ha
dato impulso alla creazione di una capacità di combattimento in
ambiente artico e sub-artico.
Sul tema, domani pomeriggio si terrà all'auditorium "Gustav
Mahler" di Dobbiaco l'Arctic Forum Dolomites 2025, la conferenza
internazionale con focus su geopolitica, strategie e tecnologie
legate ad un'area di crescente importanza da un punto di vista
economico e militare.
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