Il Giudice per l'Udienza
Preliminare presso il Tribunale di Venezia, Carlotta
Franceschetti, ha oggi emesso sentenza di assoluzione nei
confronti del Consorzio Venezia Nuova dall'imputazione relativa
alla responsabilità delle persone giuridiche, secondo il decreto
legislativo 231/2001, in uno dei filoni del processo per lo
scandalo Mose.
La decisione è giunta al termine del rito abbreviato chiesto
dalla difesa del Consorzio, rappresentato dal Commissario
Liquidatore Massimo Miani e difeso dagli avvocati Tommaso
Guerini di Bologna e Paola Bosio di Venezia.
"Il Tribunale - informa una nota del Consorzio - ha accolto
la tesi difensiva, riconoscendo 'la totale assenza di
qualsivoglia interesse o vantaggio direttamente riconducibile al
Cvn', elemento essenziale per la configurabilità dell'illecito
contestato. La sentenza ha quindi confermato l'estraneità del
Consorzio rispetto ai fatti, che sono stati giudicati riferibili
esclusivamente alle società consorziate".
La Corte di Cassazione aveva precedentemente stabilito che il
Consorzio Venezia Nuova fosse da considerarsi "soggetto
danneggiato dai reati commessi dai suoi apicali" nell'ambito
della vicenda Mose. Forte soddisfazione viene espressa dai
legali del Consorzio.
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