"E' stato per me difficilissimo.
Perché le false accuse sono un qualcosa durissimo da digerire.
Ho trovato il supporto della mia famiglia fondamentale. Ho
deciso di rimanere in Italia in questi anni per recuperare la
mia dignità, anche quella professionale". Lo ha dichiarato il
regista e premio Oscar Paul Haggis a Bari a margine della
conferenza stampa convocata dopo che la gip del tribunale di
Brindisi ha archiviato l'inchiesta nei suoi confronti per
violenza sessuale aggravata e lesioni.
"Ho trovato il supporto dei miei legali, che sono riusciti a
far emergere la verità. Il mio sentimento è quello di
riconoscenza assoluta, nonostante sono stati tre anni davvero
difficili". In conferenza stampa Haggis era insieme ai suoi
legali Michele Laforgia e Daniele Romeo. "Voglio rimanere in
Italia. L'Italia è il miglior Paese al mondo e mi auguro di
poterlo fare per sempre". Haggis era stato arrestato il 19
giugno del 2022 a Ostuni, dove pochi giorni dopo avrebbe dovuto
partecipare ad una rassegna cinematografica internazionale,
Allora Fest, di cui era tra i promotori e ideatori. "So di aver
apportato tanto alla Puglia" dopo quella vicenda "mi è stato
chiesto di scomparire, non ho più lavorato, però - ha aggiunto -
ho deciso di rimanere. Non sono scappato, e non avevo paura
perchè ero innocente".
"La cosa buona di questi ultimi tre anni - ha aggiunto - è
che ho avuto tempo di riflettere e pensare che ho fatto molti
errori. Non ho sempre trattato bene le persone. Sono stato anche
in terapia dopo l'arresto in Italia ed ho ricevuto l'affetto dei
miei figli". "Sono stato capace di fare cambi nella mia vita.
Ho ricevuto anche solidarietà di amici e colleghi che mi hanno
creduto, tra i primi - ha aggiunto - Agostino Saccà ed altri
produttori di vecchia data". Haggis ha annunciato anche che in
questi tre anni ha scritto "due sceneggiature", tra cui "una
storia d'amore durante il fascismo".
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