"Più del 70% della popolazione di
Israele vorrebbe la fine della guerra israelo-palestinese e il
recupero degli ostaggi che sono stati portati a Gaza. E anche la
maggioranza di coloro che hanno votato per il governo di
Benjamin Netanyahu è contrario al conflitto e vorrebbe la fine
della guerra". Lo dice all'ANSA Etgar Keret, tra i più popolari
scrittori israeliani che il 17 maggio presenterà il suo nuovo
libro di esplosivi racconti, Correzione automatica, pubblicato
da Feltrinelli, al Salone del Libro di Torino. "Ma questo non
blocca Netanyahu che ha il sostegno dei coloni e degli ultra
ortodossi. Senza di loro cadrebbe il governo e sarebbe giudicato
in tribunale" spiega lo scrittore che nel suo libro accenna alla
situazione in due racconti.
"L'ostacolo principale alla potenziale soluzione del
conflitto è dunque il governo israeliano, Netanyahu. Viviamo in
un momento strano perché 2/3 della popolazione dichiarano di
volere l'opposto di quello che sta facendo il governo. Si parla
del fatto che Israele è una democrazia, in realtà è una
dittatura. Sono gli ultradossi e i coloni che cancellano questa
democrazia. Netanyahu sta sfruttando questa situazione" afferma
Keret.
Lo scrittore israeliano ha sempre pensato "che il conflitto
israelo-palestinese fosse come un simbolo nel mondo, come una
carta dei tarocchi. Non è tanto quello che vedi sulla carta, ma
quello che ti trasmette il potenziale significato sulla carta.
Penso che quando gli europei parlano di questo conflitto pensino
al proprio passato. I colonizzati pensano di potersi mettere da
una certa parte, chi ha vissuto una vita in paesi con forte
antisemitismo si sente in debito e non se la sente di andare
contro Israele. I motivi sono irrazionali e basati
sull'emotività. Il conflitto israelo-palestinese è stata una
questione estremamente complessa fin dall'inizio. Ora è una cosa
semplice: indipendentemente dalla posizione politica che uno
possa avere l'obiettivo è fermare questa guerra. È una questione
umanitaria, perché da un anno e mezzo ci sono gli ostaggi che
sono stati torturati e soffrono la fame, c'è la popolazione
civile a Gaza bombardata che soffre la fame. Questo potrebbe
andare avanti all'infinito. Bisogna fermare la guerra".
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