Borse europee deboli a metà
mattina, con gli indici dei principali listini del Vecchio
Continente che girano in calo e i future su Wall Street che
viaggiano in rosso. Francoforte cede lo 0,9%, dopo che
Friederich Merz non ha raggiunto al primo voto la maggioranza in
Parlamento per diventare Cancelliere, Parigi lo 0,4%, Milano lo
0,2% mentre Londra avanza dello 0,1%.
Le Borse scontano i timori sull'economia, con l'indice pmi
dei servizi dell'eurozona sceso ad aprile mentre la politica
commerciale americana sta intaccando la fiducia degli operatori.
Non sostengono l'umore dei mercati neppure le attese sulle
decisioni della Fed di domani, dopo che l'indice Ism
statunitense si è rivelato migliore delle attese, frenando le
scommesse sul taglio dei tassi.
Gli investitori continuano l'esame delle trimestrali, con
Ford e Philips (-2%) che si sono unite a chi ha già previsto
impatti sugli utili aziendali dalle tariffe di Donald Trump. A
Piazza Affari soffrono Iveco (-2,5%), Stellantis (-2,2%), Stm
(-1,7%), Leonardo (-1,6%) e Diasorin (-1,4%), con Trump che ha
promesso l'annuncio di dazi sui prodotti farmaceutici entro due
settimane. Male Banco Bpm (-1,5%) mentre il mercato si posiziona
per un ritiro di Unicredit (+0,6%).
Deboli i bond, con il rendimento del Btp che risale al 3,61%
mentre lo spread con il Bund peggiora a 109 punti base. Rimbalza
il petrolio dai minimi degli ultimi quattro anni con le tensioni
in Medio Oriente (+1,9%, con il Brent a 61,37 dollari al barile
e il Wti a 58,22), corre anche il gas (+3,4% a 34,06 euro al
megawattora). L'oro, che avanza dell'1,9% a 3.376 dollari, punta
di nuovo i massimi storici.
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