Niente da fare per gli azzurri nella
sprint a tecnica classica ai Mondiali di Planica, in Slovenia.
Federico Pellegrino combatte nel proprio quarto di finale, ma
non riesce a tenere testa a Calle Halfvarsson ed Even Northug,
con Richard Jouve che riesce a infilarsi davanti al poliziotto
valdostano, lasciandolo in quarta posizione, con un tempo che
non vale il passaggio del turno. Anche Simone Mocellini ci prova
nella prima parte della batteria, ma trova un Lucas Chanavat in
gran forma, così come Paal Goldberg. Nel quarto di Francesco De
Fabiani, uno scontro fra lo svedese Marcus Grate, Miha Simenc e
Haavard Taugboel, appare sospetto, ma la giuria non interviene e
De Fabiani è escluso.
Dominio assoluto di Johannes Klaebo nella finale, e il
norvegese vince il terzo Mondiale consecutivo. Medaglia
d'argento per l'altro norvegese Paal Goldberg e bronzo per il
francese Jules Chappaz. "Accetto i miei limiti - dice Pellegrino
-, l'ho sempre fatto, è solo in questo modo che riesco ad andare
oltre e ricaricarmi per le prossime gare e migliorarmi sempre di
più. Volevo di più dalla gara di oggi, perlomeno essere fra i
primi 12, come 12 anni fa, e magari sognare di andare un po'
ancora più avanti. Non è andata così, ci sono stati atleti più
forti di me in gara. Ho fatto il massimo che potevo, sia
nell'avvicinamento che nella gara. Cercherò di essere più
leggero nella mia sciata, ci sto lavorando".
Escluse anche le tre donne capaci di passare il turno. Brava
Cristina Pittin a cercare fino alla fine spazio per le
semifinali, ma è beffata da un quarto piuttosto lento e il suo
terzo posto finale non è sufficiente. Si tratta comunque del
miglior risultato in carriera per la 24enne alpina di
Comeglians, oggi 15/a. Non in partita Nadine Laurent, sesta
nella sua batteria, e Iris De Martin Pinter, quinta. Tripletta
svedese sul podio con la vittoria che va a Jonna Sundling,
davanti a Emma Ribom e Maja Dahlqvist.
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