(di Luciano Fioramonti)
Parigi rappresentò una tematica
costante nel percorso artistico di Sante Monachesi. Il lungo
legame dell' esponente del secondo Futurismo con la capitale
francese è al centro della grande mostra che Macerata gli dedica
fino al 24 settembre nei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi. Il
curatore Maurizio Faraoni ha selezionato oltre 60 opere con l'
obiettivo di ''guardare con un occhio contemporaneo il lavoro di
un artista che ha attraversato diverse epoche in maniera
trasversale". L' esposizione ''Sante Monachesi tra Macerata e
Parigi" riunisce dipinti e disegni ripercorrendo gli anni in cui
l'artista lasciò la sua città alla volta di Parigi in un
racconto in cui confluiscono una serie di documenti d'archivio,
foto, lettere, sculture, disegni inediti, dipinti, alcuni dei
quali esposti nella galleria Silvagni nel 1950 e che ritraggono
i famosi "Muri ciechi", opere in cui il pittore trasforma e
reinterpreta i profili ciechi delle facciate parigine, ''un
chiaro esempio del minimalismo dell'autore", osserva Faraoni.
L'attività dell'artista viene così documentata dagli esordi
Futuristi al Neo Cubismo fino al movimento Agrà, abbreviazione
di agravitazionale, da lui fondato all'insegna della libera
energia espressiva, adottando forme nuove e materie lievi come
l'evelpiuma e il perspex.
Monachesi, nato a Macerata nel 1910, scoprì l'opera di
Umberto Boccioni e il Futurismo e nel 1932 fondò nella sua città
il Gruppo Boccioni. Nel 1937 partecipò all'Esposizione
Universale di Parigi; nel 1938 alla XXI Biennale di Venezia e
all'Esposizione della Art Department della Columbia University
di New York. Nel 1939 espose alla III Quadriennale di Roma con
la presentazione di Filippo Tommaso Marinetti. Degli anni
Quaranta e Cinquanta sono i lavori più noti di Monachesi,
ispirati al suo soggiorno a Parigi nel dopoguerra. Morì a Roma
nel 1991. La mostra assume un rilievo particolare anche per il
contributo offerto dalla figlia dell' artista, Donatella che,
oltre al supporto scientifico nella costruzione del percorso
espositivo, ha donato otto opere alle quali è riservata una
intera sezione. ''E' un omaggio - é stato sottolineato - che va
ad arricchire e completare la raccolta del museo che presenta
già numerose opere degli artisti del Gruppo Boccioni". Per
approfondire la conoscenza di Monachesi, altre sue opere
potranno essere ammirate in contemporanea a Civitanova Alta alla
Pinacoteca Civica Moretti e a Macerata al Museo del Novecento di
Palazzo Ricci a partire dalla metà del mese di luglio. Con
questa mostra, promossa dal Comune di Macerata con Macerata
Musei, si conclude il ciclo espositivo triennale dedicato al
Secondo Futurismo che ha visto già celebrare l'attività di
Tullio Crali e Wladimiro Tulli.
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