American Beauty è una rosa solida e
duratura, come il paese che rappresenta. Ma se i petali
rimangono floridi a lungo, il gambo marcisce rapidamente. Da
questa metafora prende il via l'esposizione, American Beauty. Da
Robert Capa a Banksy, con l'intento di offrire un ampio ritratto
degli Stati Uniti, principale potenza globale al cui interno
sopravvivono numerose contraddizioni.
Il Centro culturale Altinate-San Gaetano di Padova fino al 21
gennaio accoglie 130 opere d'arte a stelle e strisce,
selezionate per sviluppare una narrazione che illustri le
ambivalenze made in Usa. L'orgoglio patriottico e la modernità
culturale da un lato, il feroce imperialismo militare e le
persistenze dei fenomeni di intolleranza razziale dall'altro.
La rassegna si pone l'obiettivo di raccontare alcune delle
vicende chiave della storia statunitense negli ultimi cento
anni. Come raccontare questa storia? Attraverso gli occhi
attenti di decine di artisti che dagli anni Quaranta del
Novecento si sono posati su questo grande Paese, evidenziandone
punti di forza e criticità. L'elemento che accomuna questi
artisti è l'utilizzo della bandiera americana come elemento
iconografico di partenza per la comunicazione del proprio
contenuto ideologico e formale. Da Jasper Johns ad Andy Warhol,
da Iwo Jima a Banksy, la bandiera è sempre stata uno strumento
attraverso il quale inviare un preciso messaggio:
dall'esaltazione alla denuncia, trasfigurando in positivo o in
negativo il ritratto degli Stati Uniti.
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