PIERLUIGI FRANCO, 'GORBAČÓV. IL FURBO
INGENUO. UNA STORIA NON AGIOGRAFICA ALLE ORIGINI DELLA CRISI
MONDIALE (E UCRAINA)' (RUBBETTINO, PP. 380, EURO 19.00)
La parabola politica di Mikhail Gorbaciov, morto il 30 agosto
a 91 anni, viene tracciata da Pierluigi Franco in "Gorbačëv. Il
furbo ingenuo. Una storia non agiografica alle origini della
crisi mondiale (e ucraina)" in uscita a fine settembre per
Rubbettino.
Dalle origini contadine ai vertici del Politburo e poi
dell'intero blocco sovietico fino alla dissoluzione dello stesso
e al lungo periodo di instabilità post muro, viene ripercorsa la
storia dell'ex presidente dell'Unione Sovietica e Premio Nobel
per la Pace che ha un collegamento molto forte, secondo Franco,
con Putin la cui ascesa è stata resa possibile unicamente da una
transizione non democratica.
"La disgregazione dell'antico impero russo-sovietico - scrive
Franco - si è dimostrata il vero danno per il mondo, come
Thatcher e Bush avevano temuto. Un danno di cui anche
l'Occidente sta pagando le pesanti conseguenze e continuerà a
pagarle. I rischi aperti dall'era Gorbaciov sono sfociati in
invasioni e conflitti che l'Europa aveva dimenticato finché ha
vissuto all'ombra protettiva della stabilità di Yalta. Sarebbe
stato senz'altro meglio avviare un processo di democratizzazione
a Est mantenendo gli equilibri del mondo. Cosa che Gorbaciov non
è riuscito a fare. Tirando le somme si può dire che l'uomo che
voleva favorire la pace, sbagliando politica ha
involontariamente favorito la guerra. E il dramma dell'Ucraina
ne è la dimostrazione più tragica".
Nel libro, dedicato a Demetrio Volcic, storico corrispondente
Rai da Mosca, Pierluigi Franco, già corrispondente ANSA dal
Medio Oriente, sostiene anche che "per troppi aspetti Gorbaciov
resta ancora una specie di mistero. Quel furbissimo uomo che era
riuscito a scalare a tempo di record tutti i gradini della
politica sovietica, sul fronte della gestione interna ed esterna
mostrò una incredibile e straordinaria ingenuità. Viene da
chiedersi secondo quale logica si sia circondato di personaggi
di una mediocrità tanto evidente e sconfortante. E c'è ancora
chi si chiede cosa significasse davvero perestrojka".
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